Pandemia e case famiglia – lettera aperta

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Stavo leggendo quanto inviatomi dal presidente del CNCM ( consorzio nazionale comunità per minori) che informa che la via Crucis di questa sera è dedicata ai piccoli ed è a loro che il papa ha chiesto di disegnare le stazioni della stessa.E’ una dedica simbolicamente piena di speranza ottimismo ed attenzione. I piccoli disegnatori sono ospiti di case famiglia, di varie etnie e religioni i cui educatori hanno accettato invito e spiegato loro cosa fosse la via crucis.E ‘ un percorso in salita pieno di dolore denso di emozioni di significato religioso per alcuni simbolico per altri. Ebbene dall’ inizio della pandemia è la prima volta che io sento parlare di strutture per minori eppure sono comunità residenziali gli ospiti non sono in vacanza ,provengono da situazioni di fragilità dolore diritti negati e solitudine.Perche’ sono invisibili ? Perché insieme ai loro educatori non hanno mai avuto uno spazio nelle categorie sociali da attenzionare ? Sono certa che altre ed innumerevoli categorie sono parimenti dimenticate e mi scuso perché non saprei menzionarle tutte, ma essendo una educatrice che opera proprio in questo settore ho necessità di condividere la mia solitudine e la frustrazione provata ogni volta che ,pandemia a parte ,la nostra voce e le domande alle istituzioni restano inascoltate.Certo pochi dei nostri minori sono maggiorenni pertanto con diritto al voto ma mi ripeto non può essere solo questo ! La frustrazione dura molto poco perché ,chi come me ed i soci della cooperativa onlus di cui siamo fondatori, ama questo lavoro la converte in forza in ottimismo e si mette in gioco con quello che c’e’ .Nella lista dei vaccini non siamo menzionati nelle promesse delle istituzioni e dei politici si ma quello che ci rende solidi è la consapevolezza di esistere nelle giornate dei ragazzi dei bambini che vivono con noi a cui facciamo solo promesse che possiamo mantenere!Le relazioni curano, l’ attenzione a loro dedicata li fortifica e piano piano si fidano degli adulti con cui vivono e di cui conoscono pregi difetti forza e fragilità. Ogni giorno si mescolano emozioni diverse si piange si ride ci si sostiene cadendo e rialzandoci alla meglio e intanto si cresce insieme.Lo spazio fisico ed emotivo della nostra casa è bello autentico e pieno di meraviglia di stupore e di dolore.E ‘ arrivato il Covid che in parte ha risolto la mancata vaccinazione e sta mettendo a dura prova tutti .Sono giornate impegnative piene di ansia preoccupazione ma siamo uniti perché siamo abituti a lavorare in emergenza e calibrando forze capacità limiti di ognuno.La nostra comunità è ubicata in in piccolo paese del Molise che ha permesso alla scuola di esistere ai commercianti di tirare un respiro perché siamo in tanti e la carta degli scontrini si cambia più spesso Eppure alcune volte io mi sono chiesta se tutto questo e’ avvenuto grazie o per colpa dei nostri ragazzi? Non saprei rispondere ma vorrei chiudere questa mia provocazione dicendo che noi possiamo fare a meno delle stanze di un albergo della promesse mancate delle colpe assegnate e dei viveri del posto mai e poi mai dell’ odore del respiro e delle risate della nostra casa Ringrazio tutti quelli che non hanno fatto nulla per tenderci una mano ma non quelli che lo hanno fatto e che si riconosceranno senza necessità di ulteriori dettagliBuona Pasqua a tutti
Luigia Ruscitto