PROGETTO “SPAZIO NOSTOS” PER IL BENESSERE DEI MINORI Della Società Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe Co-finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli In collaborazione con Nostos – Psicopedagogia integrale Caraze – Centro di psicoterapia e psicologia territoriale Con il patrocinio di Unicef Italia Pertner del progetto: USSM di Campobasso – I.C. Ripalimosani “Dante Alighieri” – ITST Marconi – Endasform Molise – Associazione Aladino
Analisi del contesto di riferimento
Il fenomeno della dispersione scolastica viene segnalato come uno dei nodi fondamentali che la società odierna deve affrontare e risolvere per favorire la crescita culturale e civile di tutti i cittadini. Nel Sud Italia, in particolare, il fenomeno ha toccato punte percentuali che non possono non preoccupare, soprattutto per quei minori che vivono in contesti fragili, per esempio coloro che risiedono in comunità residenziali ed escono dal circuito di accoglienza o coloro che vivono in famiglie estremamente povere e/o con bassa scolarizzazione. Questi sono i contesti in cui maggiormente si manifesta il fenomeno dell’abbandono scolastico e, nella quasi totalità dei casi, della disoccupazione, una volta raggiunta l’età per inserirsi nel mercato del lavoro. Tale difficoltà comporta, altresì, un incremento del fenomeno della devianza giovanile, percepita come unica alternativa per affermarsi nella società. Save The Children riconosce la correlazione tra povertà ed educazione del minore, declinando il concetto di povertà educativa come “privazione da parte dello stesso della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Il MIUR offre dati poco rassicuranti circa la dispersione scolastica (la media nazionale italiana è del 13,8% e le Regioni del Sud Italia, come il Molise, hanno i tassi più elevati). I dati OCSE PISA dicono che in media un quindicenne scolarizzato su cinque non capisce quel che legge e uno su quattro ha grandi difficoltà a risolvere un problema elementare di matematica. Quasi la metà dei bambini e dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni non ha mai letto un libro nell’anno se non quelli scolastici. I dati dell’Indice di povertà educativa Save The Children) evidenziano che il Molise si trova al quinto posto della classifica (dopo Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), tra coloro che offrono meno opportunità ai propri bambini e adolescenti più svantaggiati dal punto di vista socio- economico e culturale. Dopo l’esperienza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 inoltre si è rilevata la necessità, in particolare per gli adolescenti, di ricreare quei contesti di socializzazione e di interazione brutalmente interrotti dalle limitazioni imposte
Analisi del fabbisogno
I bisogni a cui il progetto intende rispondere sono quelli relativi alle condizioni di disagio e alla povertà educativa, accentuata ancor di più dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, che riguardano i minori più fragili, la cui condizione e benessere sono strettamente correlati alla qualità dei servizi che il territorio e le istituzioni sono in grado di offrire nei contesti in cui gli stessi vivono. I bisogni che si sono rilevati nel territorio sono duplici: da una parte una maggiore preparazione degli operatori che s’interfacciano con i minori, a garanzia di un servizio migliore, dall’altra un servizio di sostegno effettivo per i minori che preveda anche la creazione di spazi loro dedicati (per il sostegno educativo e la libera espressione, come possibilità di raccontare sé stessi e le proprie emozioni). La formazione rappresenta un elemento determinante nello sviluppo delle competenze professionali ed un’occasione per gli operatori stessi di mettersi a confronto con i propri limiti e superarli, divenendo capaci di offrire delle performance qualitativamente migliori, con un conseguente miglioramento delle condizioni dei propri utenti. Il progetto è replicabile all’interno del territorio regionale, ma anche nazionale, in quanto tratta difficoltà che non conoscono confini e che interessano minori di ogni regione o città. Il progetto prevede attività di ascolto e di accoglienza dei ragazzi, il loro supporto psicologico e percorsi di risalita verso una condizione di benessere psico-fisico attraverso il sostegno educativo e scolastico e la libera espressione in grado di costruire le loro capacità di relazione, ma anche attività di capacity building degli operatori e degli adulti della comunità educante.
Finalità del progetto
Il progetto ha l’obiettivo di creare uno spazio didattico inclusivo per il sostegno scolastico e il benessere emotivo di minori fragili, oltre che la formazione degli adulti che operano con essi. Il progetto punta ad offrire ai minori coinvolti opportunità di crescita e di benessere, oltre che una formazione che sia in grado di cambiare in maniera incisiva la capacità del territorio di rispondere in maniera adeguata e professionale alle esigenze di minori particolarmente fragili.